Riviera del Brenta

In bici, visiteremo questo territorio ricchissimo di acque e quel che rimane delle architetture di regolazione della Brenta che viene considerata la prosecuzione del Canal Grande in terraferma.

Partenza/arrivo:

Sede Riviera del Brenta Bike – Oriago, Riviera San Pietro, 129/1

Quando:

Tutti i giorni, su richiesta anticipata* (almeno 24h prima)

*l’uscita può essere svolta in autonomia o con accompagnatore o con guida turistica

Il rapporto tra la Riviera del Brenta e l’acqua è stato da sempre di fondamentale importanza. Da millenni, la Brenta, chiamata al femminile fino ai primi decenni del Novecento, ha ridisegnato questo territorio a ridosso della Laguna di Venezia.
Ma è durante il Settecento, quando hanno origine le prime forme di turismo che nasce il mito della Brenta e della sua meravigliosa Riviera, interpretato attraverso il vedutismo. Le ville affacciate sul fiume vengono celebrate con una vastissima produzione di diari e racconti, disegni e acquarelli dei viaggiatori stranieri ispirati dall’indiscussa teatralità della Riviera del Brenta.

In bici, visiteremo questo territorio ricchissimo di acque e quel che rimane delle architetture di regolazione della Brenta che viene considerata la prosecuzione del Canal Grande in terraferma:

• la località di Moranzani a ridosso di Fusina e quindi della Laguna, dove nel Seicento venne costruita una delle chiuse che regolavano lo scorrere imponente della Brenta. Da qui l’acqua veniva sfruttata per svolgere varie attività legate ai commerci della Serenissima: dalla riscossione dei dazi per le imbarcazioni di passaggio, al lavaggio della lana in apposite vasche, fino al lavoro degli acquaioli che recuperavano l’acqua dolce del canale Seriola da portare a Venezia;
• la zona di Malcanton, dove è particolarmente evidente l’intervento della Serenissima a domare il corso “selvaggio” della Brenta;
• il centro di Mira detto “Taglio” e la chiusa a Mira Porte che vengono “fotografate” nei secoli da esimi pittori come Canaletto e Guardi, da celebri incisori come Coronelli, Costa e Volkamer e da semplici appassionati e visitatori attratti dalla bellezza e dall’intensa vita fluviale della Riviera del Brenta;
• la località Molinetti a Mira, dove verso la fine del Seicento il Nobil Homo Vincenzo Pasqualigo fece scavare un canale artificiale ed edificare una villa padronale, un’osteria e una serie di mulini per i propri commerci;
• la zona interessata dallo scorrere del fiume Tergolino e del rio Serraglio sulle cui sponde si possono ancora incontrare i resti di edifici seicenteschi come Cà Dandolo;
• il centro storico dell’elegante cittadina di Dolo, fulcro dei commerci della Serenissima, dove si possono ammirare la chiusa antica e quella nuova e scoprire da dove partiva la già citata Seriola, l’acquedotto di Venezia, il canale artificiale scavato all’inizio del Seicento la cui inaugurazione fu celebrata con una targa in pietra d’Istria ancora visibile nel sito originale.

Rientreremo al punto di partenza nuovamente lungo la Brenta…quant’acqua in Riviera del Brenta!